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Visualizzazione dei post da 2020

Basket NBA: Luka Magic? No, Luka Drazen

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  Il sorriso di Luka Doncic (sport.sky.it) P remessa: quando nel Draft del 2018 i Phoenix Suns e i Sacramento Kings non presero Luka Doncic con le prime due scelte, il mio “furiosissimo sdegno” era in tutto e per tutto paragonabile a quello di Ezechiele 25:17, il finto passo biblico citato da Jules Winnfield-Samuel L. Jackson prima di ammazzare qualcuno in Pulp fiction . L’idea che l’acerbo centro bahamense da Arizona, DeAndre Ayton, potesse convincere più dello sloveno il tecnico dei Suns, quell’Igor Kokoskov che lo aveva appena allenato nella Nazionale campione d’Europa, o che il presidente dei Kings, Vlade Divac, non riuscisse a vedere la straordinaria classe e soprattutto la natura di giocatore “fatto e finito” di Luka preferendogli l’anonimo Marvin Bagley da Duke, mi faceva letteralmente impazzire.

Musica: Brunori Sas a Roccella, altro che… “concertino”

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Il concerto della Brunori SAS a "Roccella Jazz" «S a la Madonna cosa c’entra Brunori col jazz», commenta un amico di Facebook quando posto una foto del palco di Roccella Ionica ancora vuoto in attesa del concerto del cantautore cosentino. Ineccepibile, nonostante il direttore artistico di “Roccella Jazz” Vincenzo Staiano si arrampichi sugli specchi in presentazione argomentando che, se diversi jazzisti gli hanno confidato di ammirare Brunori, significa che il Nostro è universale e quindi ci sta anche in un contesto solitamente di nicchia. Per di più – ci ricorda Staiano – è il primo artista calabrese ad avere l’onore della chiusura di un festival che negli anni, soprattutto quando si chiamava “Rumori Mediterranei”, ha portato in Calabria l’ élite del genere. Ma l’ élite vera, non per dire.

SOSTIENE PEREIRA: Surreali sanificazioni e il candidato a sua insaputa

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Di  Antonio Pereira A caval donato non si guarda in bocca. Ricevuti 76mila euro da "mamma Regione", ente che continua a dilapidare denaro sebbene le vacche grasse non pascolino più da tempo, Catenovirus ha pensato di metter su venti squadre per sanificare gli oltre cinquanta chilometri di costa messinese dopo il Ferragosto. Ennesimo bluff. E siccome non resiste a non apparire, poco dopo l'alba si è fatto immortalare su un litorale in posa estatica. Sui social  gliene hanno dette di tutti i colori, al Comune e all'Ars i pentastellati preparano interrogazioni, Luca Bottura su "Repubblica" lo ha preso elegantemente per i fondelli, ma la sintesi è questa: operazione inutile perché il Covid 19 non si propaga attraverso la sabbia. Ha reagito a modo suo, inveendo contro consiglieri comunali e virologi, millantando competenze che non ha. Il punto non è che abbia sanificato (?) spiagge, che fra l'altro da Giampilieri a Orto Liuzzo restano sporche, ma che l'a

SOSTIENE PEREIRA: Il golpe di Junio Cateno Fiumedinese

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di  Antonio Pereira "Dal 23 agosto non ci saranno più migranti a Bisconte. Se non sarà così, occuperò con voi (i sofferenti di Bisconte, i sovranisti di Bisconte, i neoleghisti di Bisconte, ndP) la Prefettura". Alt. Rewind (porta il nastro indietro). Riflessione. Ma chi sta parlando? Lo riconosco, mentre irrompe sul mio telefono il suo delirante post: una violenza, di per se stessa. Giacché mi trovo tra Lisbona e Sintra, che per quanto mi riguarda sono luoghi dell'anima. Vorrei silenziare, ma non posso. E allora reagisco. È lui! Catenovirus, il guitto di Fiumedinisi, l'uomo che parla alla pecore. Nel suo ultimo travestimento: da zanzara drone attraverso Santino Ciolla  a minaccioso, improbabile, ridicolo, inverosimile, psichiatrico pseudogolpista. Smentito in ogni ordinanza (farlocca),  è ormai sempre più disperato. Alla ricerca costante di pance a cui parlare. E si torna alle origini: non ho paura del Cateno che è lui, ma del Cateno che si annida in troppi di voi. Bi

Catenovirus 6-la vendetta: alla ricerca dell’arcinemico

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Renato Accorinti e Cateno De Luca (stampalibera.it) U n po’ me la aspettavo, la telefonata di Cateno. Sapete com’è: preso da mille impegni, l’ho lasciato nelle mani di Antonio Pereira che, a differenza mia, non è certamente un suo fan e gliene ha scritte di tutti i colori. Tutte vere e meritate, per carità; ma è chiaro che l’improvvisa mancanza di par condicio sul blog lo ha turbato.

SOSTIENE PEREIRA: Catenofumus dà le pagelle: i mantenuti, i riciclati, i promossi, i bocciati e i retrocessi

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Di Antonio Pereira A nche a vent'anni, quando Mario Bonsignore - sindaco - lo impose delegato provinciale del Giovanile democristiano in un finto congresso nel quartiere fieristico, succedendo al vuoto pneumatico, ma verbosissimo, di Gigi Cartagenova, aveva già l'aspetto di un becchino. Del ventenne non aveva nulla: colpa di una natura avara. Veleggia per i cinquantacinque, e continua ad avere l'aspetto di un becchino... Invecchiato.

SOSTIENE PEREIRA: I dimissionati da Cateno, i Biscontiani, Gina e Orazio

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Di Antonio Pereira Un assessore inutile e uno superfluo. L'uno e l'altro dimissionati da Cateno. Ecco il cambio di passo, dopo tanto fumo sollevato. Via gli assessori Trimarchi e Scattareggia: un ectoplasma alla Pubblica istruzione e il vuoto pneumatico allo Sport e agli eventi di piazza e dintorni. Fuori! In questa fase costoro sono stati i nemici da individuare.

SOSTIENE PEREIRA: No Roger no party, noi federeriani orfani della bellezza. E il mito di Alì. Quando lo sport è rivoluzione

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di Antonio Pereira V i domanderete, ma non ci parli di Cateno? No, sul Tago spira una brezza atlantica che ha portato via dalla mia mente, per una volta, il guitto di Fiumedinisi, la giurista in salsa peloritana Dafne, le fobie semipatologiche legate a una recrudescenza del Covid, e tutte le pochezze messinesi. Per di più le luci rosse che adornano di notte il Ponte 25 de Abril inducono a ben altre vibrazioni e riflessioni, accompagnate da pasteis de Belem .

SOSTIENE PEREIRA: Cateno e la blattacomiomachia affondata nell'hotspot 5G

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di Antonio Pereira A ltri due schiaffi in due giorni. L'ordinanza insulsa sulla chiusura dell'hotspot di Bisconte è durata - come previsto - lo spazio del nulla. Guidati da una laurea in Giurisprudenza conquistata con i punti delle merendine della "Mulino Bianco", l'ineffabile Musolino (non ne indovina una, a dispetto di una postura severa e saccente, ma servile col Capo) e Catenovirus, se lo sono vista azzerare - sic et simpliciter, previa telefonata di cortesia - dalla prefetta Librizzi... "è supportata da mere presunzioni e indimostrate assunzioni". Insomma, una minchiata.

SOSTIENE PEREIRA: Il Cateno bollito, il Dafneleggìo, le blatte e le Maschere

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di Antonio Pereira S munto, emaciato, smagrito, Cateno riemerge dopo un lungo periodo di disintossicazione. Ma non da se stesso. Per esistere ha bisogno di nemici. Convoca una conferenza stampa per annunciare 800 milioni su Messina (boom!), ma un giornalista avanza una domanda nel merito di un problema antico e avvertito (il Palagiustizia) e lui sbotta e insulta. Va in tilt, come un vecchio flipper manomesso nell'Endas gestita da un baro (ne ho conosciuti anche di simpatici).

SOSTIENE PEREIRA: Matilde, le baracche e 100 anni di (finta) emergenza e illusioni a campata unica

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Antonio Pereira P iù che una piaga storica e sociale - narrazione a cui non crede più nessuno - le baracche a Messina sono da sempre un'opzione esistenziale che si fa casomai emergenza estetica. Vanno demolite non perché ci si viva male - chi le abita perlopiù ci vive benissimo, salvo caso disperati, e se le tramandano da padre in figlio, da madre in figlia - ma perché sono brutte. E dove si annida il brutto non si colgono orizzonti, emergono spine e quasi mai rose.

SOSTIENE PEREIRA: Il dissolvimento di Catenovirus

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Antonio Pereira Si è dissolto! Come avevamo preconizzato. L'ultimo colpo gliel'ha inferto il governo Conte con la sponda dell'Anci (l'Associazione nazionale dei Comuni italiani), ispirata da quel perfido e vecchio navigatore di Leoluca Orlando, liberando sul suolo peninsulare la Tosap, il tributo locale sull'occupazione delle aree pubbliche. Ci contava, Cateno. Avrebbe potuto promettere a ristoratori e aperitivisti marciapiedi a tinchité , purché si arruolassero nelle sue brigate. Gli hanno tolto il giochino, su questo non potrà fare clientela, né minacce velate, né promesse. Una Colt 64 senza bossoli e con il tappo rosso ancora installato. Con il sovrappiù che dovrà evadere le pratiche in quindici giorni, quando normalmente ne servono centocinquanta e non è detto che bastino. Adesso voglio vedere se cazzìa i dipendenti comunali perché sono inefficienti o perdigiorno (non lo farà, questa tigre di carta, cortocircuito della Storia, che i messin

SOSTIENE PEREIRA: Alberto Samonà, assessore ai Beni (a)culturali

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Antonio Pereira S ospinto da "gonnellini" ampi e possenti come lo spinnaker di Luna Rossa e dalle felpate, forbite e velenose pressioni di "compassi" acuminati come le frecce Apache, Alberto Samonà, cottimista del giornalismo in continua ricerca di un padrone politico e di un emolumento, una consulenza, un incarico, un riposizionamento, qualunque cosa  gli consentisse di campare e apparire, è stato nominato assessore ai Beni culturali di una regione, la Sicilia, che non è più solo irredimibile e buttanissima, ma scellerata, irresponsabile e farsesca. Sì... finanche, ormai, ridicola!

Catengers: Endgame, l’ultima avventura di Cathanos

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Cathanos mostra il suo Guanto dell'Infinito con incastonate le gemme del Nisi L’ ultima diretta Cateno non la voleva proprio fare. Beh, c’è da capirlo: lontano dalle telecamere gli manca l’aria, si sa, non può farne a meno. Ma dopo che tutti gli avevano voltato le spalle – Giletti, la D’Urso, persino Mattino Cinque dove un «presunto giornalista» lo ha preso per cretino in fascia protetta – mentre anche il fronte dei suoi “piccoli fans” si sfaldava e perdeva adepti (che lui misura in visualizzazioni, precipitate da decine e decine di migliaia alle poco più di mille degli ultimi giorni), e soprattutto con la necessità di disintossicarsi (dallo stress, dalle critiche, dalla campagna elettorale per la Regione: cosa avevate capito?), tra le lacrime per la focaccia alla cipolla mangiata al COC, circonfuso da un’aura di luce accecante, in mezzo ai cori da chiesa dei suoi fedeli, Cateno ha concluso la sua esperienza terr..., scusate: televisiva.

SOSTIENE PEREIRA: A ciascuno il suo Matteo

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U n po' (Matteo) Renzi, un po' (Matteo) Salvini - ma per improvvisa apolidia politica - la Sicilia ha trovato il suo Matteo. Di cognome fa Francilia.

SOSTIENE PEREIRA: Altro che astinenza. E Cateno si calò le braghe

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C assato dal Consiglio di Stato, denunciato dal ministro dell'Interno, controllato a vista dalla prefetta (che riferisce al Viminale), commissariato spiritualmente dall'arcivescovo ( « zallo, silenzia quelle auto moleste » ,  « affidiamo la città alla Madonna » , e non c'è giornalista di pseudo sinistra a libro paga che possa difendere la laicità dello Stato, né che possa ripulirsi una coscienza che vale cento euro), Cateno si è dovuto calare le braghe anche davanti ai circoli sportivi, in particolare del tennis, dovendo mettere una pezza alle idiozie pronunciate dalla spin doctor giuridica, assessora "Daffine" Musolino, ispiratrice delle ordinanze tutte impallinate.

SOSTIENE PEREIRA: Cathreesome e la zanzara-drone

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« G uai a chi vìola l'ordine  dell'astinenza! » .  De Luca s'è dissolto. S'è liquefatto. Sta male. Malissimo.  Immagina triangoli erotici su barche nello Stretto, amplessi di coppia o in gruppo in spiaggia, o tra scogli, lungo i crinali della città. E minaccia multe a chi si  « abbraccia » , vieta la  « pesca romantica » , non consente  « baci » , intima  « astinenza al cubo » .

SOSTIENE PEREIRA: la "fase 2" di Cateno, dalla zampogna al clarinetto

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L ogorato dalle sue urla, eroso dalla sue invettive, sgretolato dalle smentite, tormentato dal suo nonnulla, Cateno - sfiancato - finge di concedersi una tregua. In realtà deve solo disintossicarsi... E preparare la "fase 2". Sfibrato, manda in avanscoperta, complici giornalisti tanto al chilo (ti faccio un'intervista, mi offri la cena), l'Arisme di Marcello Scurria, ipotizzando un caso di coronavirus in una delle 2500  favelas  messinesi ad oggi immuni dal Covid-19, e non si capisce perché domani dovrebbero esserne colpite. Fa presagire occupazioni di alberghi e "B&B", alimentando speranze di economie in segmenti commerciali borghesi in grande sofferenza. Esaurito il copione indirizzato alle pance fobiche -  « questa è una guerra » ,  « vi lancio i droni » ,  « nessuno esca da casa, ve lo ordina il vostro sindaco » ,  « io rustu a casa » ,  « dallo Stretto non si passa » : ordinanze cassate e invettive "sfanculate" - Cateno

Catenovirus 5: Pensavo fosse un drone... invece era un calesse

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Il sofisticato sistema di avviamento dei droni (stampalibera.it) M attina di qualche giorno fa, sono a casa – manco a dirlo – quando squilla il telefono. Numero anonimo. Una voce molto gentile, che mi sembra appartenere a una signora di una certa età, mi chiede: «Il signor Massimiliano Passalacqua?» «Sono io», rispondo sospettoso, «di che si tratta?» «Sa, noi siamo Testimoni di Geova», mi spiega. «Stiamo chiamando numeri presi a caso dall’elenco telefonico per condividere qualche riflessione sul Vangelo». Trascorso qualche secondo – necessario per riavermi dallo stupore – e non prima di aver ringraziato per il pensiero, rivelo che non sono credente e che quindi potrebbe utilizzare quel tempo con più costrutto chiamando qualcun altro. La voce non si scompone e, sempre con grande garbo, mi augura una buona giornata.

Catenovirus 4: “Weekend con il morto”

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Il corteo funebre per Rosario Sparacio (stampalibera.it) V igliacchi. Tutti contro Cateno siete, ora. Dal Governo che vuole deporlo con un’operazione sotto copertura ordita dalla CIA (ormai giochiamo a chi la spara più grossa, no? Tanto vince sempre lui...), al Prefetto che si trova la mail invasa da proteste, richieste di intervento, raccolte di firme e sta iniziando a capire che rischia il posto se non si dà da fare per arginare il sinnico , fino all’arcivescovo che se l’è presa per la Santa Pasqua a suon di... cazzi augurata dai megafoni (invito apprezzato, pare, da molte matrone messinesi e anche da qualche sacerdote).

SOSTIENE PEREIRA: Cateno vs. Santino Ciolla

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V erga con l'ausilio di un azzeccacarbugli un'ordinanza illegittima e con ampi profili di incostituzionalità, tanto che il Consiglio di Stato gliel'ha strappa in faccia per "direttissima", e insulta il ministro dell'Interno che senza proferire parola lo manda sotto processo. Mette il broncio al prefetto, che non si fa intimorire, e incalza il presidente della Regione. Manda in giro un'auto molesta e si becca la denuncia di un avvocato e la reprimenda dell'arcivescovo, che come uomo di Chiesa usa un linguaggio felpato, ma il concetto è chiaro: sei zallo , silenzia quel megafono.

SOSTIENE PEREIRA: Elogio del distanziamento (a)sociale

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Sostiene di chiamarsi Antonio Pereira, di essere un discendente del giornalista del  Lisboa  protagonista del romanzo di Tabucchi. Sostiene di avermi conosciuto in un giorno d’estate.  «Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava». Solo che io non sono mai stato a Lisbona, quindi immagino che menta. E’ un uomo di età ormai avanzata, che ha problemi di cuore e la pressione alta. Un ex giornalista di cronaca nera al quale è stata affidata la pagina culturale del giornale. Ora, essendo piuttosto anziano e poco avvezzo all’uso dei  social  (né gli interessa), Antonio Pereira non ha un blog e mi ha chiesto di ospitare periodicamente le sue riflessioni. I o credo che quello che viene definito in modo fuorviante ed erroneo come “distanziamento sociale”, e che in realtà è solo un “distanziamento fisico”, sia comunque una gran cosa. Un regalo di questa emergenza sanitaria, alla stregua dei posti di terapia intensiva che in fretta e furia è stato necessari

SOSTIENE PEREIRA: Il Cateno che è in lui, il Cateno che è in voi

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Sostiene di chiamarsi Antonio Pereira, di essere un discendente del giornalista del Lisboa protagonista del romanzo di Tabucchi. Sostiene di avermi conosciuto in un giorno d’estate.  « Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava » . Solo che io non sono mai stato a Lisbona, quindi immagino che menta. E’ un uomo di età ormai avanzata, che ha problemi di cuore e la pressione alta. Un ex giornalista di cronaca nera al quale è stata affidata la pagina culturale del giornale.  Ora, essendo piuttosto anziano e poco avvezzo all’uso dei social , Antonio Pereira non ha un blog e mi ha chiesto di ospitare periodicamente le sue riflessioni.

Catenovirus 3, il Molleggiato: “40 milioni di c….te”

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Il "Molleggiato" Cateno Celentano (stampalibera.it) Dal sinnico di Messina, Cateno De Luca, riceviamo e pubblichiamo: C aro IlMaxFactor, così proprio non ci siamo. Anche l’ordinanza che permette di attraversare lo Stretto soltanto su prenotazione, come devi fare in discoteca se vuoi il tavolo e la bottiglia, è andata. Sarà durata sette-otto minuti, già la sera prima che entrasse in vigore il Consiglio di Stato aveva espresso parere negativo su richiesta di quella... di quella… sì, di quella “ministra” della Lamorgese. Addirittura incostituzionale, me l’hanno definita questi precisini. E dire che era così ben fatta, così argomentata... me l’aveva detto pure Dafffne , che sostiene di essere avvocato: “ Sinnico , siamo in una botte di ferro!” Sì, chi ’gghiova…

Catenovirus 2, il sequel: “L’attacco dei droni”

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A sinistra, la vittima (foto Enrico Di Giacomo) E così, a Messina abbiamo anche la prima vittima indiretta del Coronavirus. E’ l’interprete delle dirette Facebo ok di Cateno nella lingua dei segni, che a forza di mimare gesti e sproloqui del sindaco più barbaradurso della storia è stata colta da un attacco di epilessia rivelatosi fatale. Crollata al suolo durante l’ennesima maratona video da far impallidire Mentana, è stata rimossa in diretta da un inserviente in guanti e mascherina e subito sostituita. Con Dafffne .

Catenovirus: ecco perché a Messina l’epidemia... fa ridere

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A vete ricevuto il messaggio registrato del sindaco sull’emergenza coronavirus? Io sì. L’ho riconosciuto subito e ho risposto entusiasta: “ Stellario, ANNAAAMU! ”.

Musica: sì, Brunori SAS è diventato grande. Anzi, grandissimo

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Dario Brunori ha fatto Cip! «U hm, mi sa che dobbiamo aspettarci un disco pop», avevo pensato dopo aver ascoltato i due singoli che hanno anticipato il nuovo album di Brunori SAS, Al di là dell'amore e Per due che come noi . E in effetti, Cip!  – uscito il 10 gennaio debuttando direttamente al numero 1 della classifica di iTunes – è, almeno musicalmente, un disco pop: nelle sonorità, nella presenza di synth, voci doppiate e ritmi in quattro quarti, nella struttura quasi rigidamente ancorata alla canzone italiana, nel rarefarsi della presenza degli strumenti antichi o tradizionali, negli arrangiamenti lontani da quel sapore vintage che caratterizzava il disco precedente. A un primo ascolto, il colpo di genio del cantautore cosentino sta proprio nel  contrasto tra un linguaggio musicale che vuol parlare a quante più persone possibile e testi ancora più ispirati, onesti, per certi versi più “poetici” rispetto al premiatissimo A casa tutto bene . Un vestito – diciamo così – m