venerdì 29 gennaio 2016

All Star Game della NBA: se il Black Mamba divora… il Gallo

Danilo Gallinari al tiro
Lo scandalo della mancata convocazione di Danilo Gallinari all’All Star Game della NBA non è una campanilistica rappresentazione dell’italico orgoglio ferito: certo, da queste parti avrà certamente fatto più sensazione che non negli Stati Uniti, ma le speranze di una sua chiamata tra le riserve dell’Ovest da parte degli allenatori delle altre squadre (non si può infatti votare per un proprio giocatore) avevano delle basi estremamente solide. Così come, a ben vedere, la sua esclusione ha delle motivazioni che con tutta evidenza non sono di natura tecnica.

mercoledì 27 gennaio 2016

Come Steph Curry cambierà il basket. E... come fermarlo (spoiler alert!)

«Nella scorsa stagione lo avete votato Mvp con 24 punti di media a partita, come fate a non rivotarlo
Steph Curry con Andre Iguodala, Mvp delle Finali 2015 (AP)
quest’anno che ne sta facendo 30?». Il dubbio sollevato dal suo compagno di squadra Harrison Barnes, in tutta onestà, non ci tocca: Steph Curry, playmaker prodigio dei Golden State Warriors a caccia del record assoluto di vittorie nella Nba (72 con sole 10 sconfitte dei Chicago Bulls 1995/96), è un degnissimo candidato… unico al premio di miglior giocatore della Lega per il secondo anno consecutivo ma è anche, in un certo senso, la terza via del basket moderno.

giovedì 21 gennaio 2016

Ardizzone, Conti Nibali e la preparazione H


Ho cercato di raccapezzarmi nella vicenda dell’imminente “duello all’OK Corral” tra Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars in quota Udc (probabilmente la persona migliore tra i politici provenienti dai partiti tradizionali epperò fratello di latte di quel Gianpiero D’Alia che, in questo legittimo erede di Pierferdinando Casini, ha raffinato fino alla perfezione la “politica dei due-tre-quattro forni”), ed Elio Conti Nibali, ormai soprannominato in pectore perché nell’amministrazione Accorinti è stato a un passo dal ricoprire pressoché qualunque ruolo e perché, di fatto, lo ricopre senza incarichi ufficiali (a meno che mi siano sfuggiti).
Giovanni Ardizzone ed Elio Conti Nibali (www.tempostretto.it)
Ho cercato, dicevo, ma non sono riuscito a capire nemmeno chi possa aver ragione in questa paradossale vertenza. A partire dall’antefatto: Conti Nibali – che Ardizzone definisce “spin doctor di Accorinti” – indirizza alla Giunta comunale una nota con i "regali" della Presidenza, l'equivalente di quella che una volta era la “tabella H”; non una pomata per le emorroidi ma l’elenco dei contributi a pioggia elargiti dalla Regione per eventi e manifestazioni.  Una nota interna, dunque, ma della quale Ardizzone viene a conoscenza praticamente in tempo reale, rispondendo a ECN sui social e invitandolo a un confronto allargato a come si amministra. E non sarebbe male capire chi abbia  avvisato il presidente dell’Ars di quanto si poneva all’attenzione dell’esecutivo: d’altra parte, se la nota era indirizzata solo al sindaco, agli assessori e al segretario generale-direttore generale-podestà Le Donne, non dovrebbe essere difficile risalire alla “gola profonda” e cacciarla a calci nel sedere.
Sì, perché va bene che nell’amministrazione Accorinti ci sia una componente – capitanata dal vicesindaco Signorino – che ha sempre professato l’utilità di un rapporto privilegiato con l’unico politico “di razza” che Messina possa ormai esprimere e con il suo alter ego a Palermo, o che la nomina di Le Donne sia stata da subito collegata allo stesso D’Alia che del segretario generale è amico di lunga data, ma rivelare un documento interno della Giunta comunque a una controparte politica è una pratica estremamente scorretta e di per sé sufficiente a far cadere qualsiasi rapporto fiduciario. (E non sarà un caso che, quand’era in giunta con Buzzanca alla Provincia, Ardizzone fosse sempre disponibile insieme al compagno di partito Salvatore Librizzi a procurare alla stampa le delibere più discutibili per affossarle: di un affidamento senza gara del servizio di ambulanze, mi pare, dall’assessore Melino Capone a… Melino Capone, Ardizzone disse: “Altro che ambulanze, qui ci vengono a prendere tutti con il cellulare!”).

Renato Accorinti
Detto che “figurati se Renato caccia qualcuno del cerchio magico”, stupisce poi (ma fino a un certo punto) che Ardizzone si prenda la briga di sfidare a singolar tenzone non Accorinti, ma lo stesso Conti Nibali; un po’ perché, se davvero vuol candidarsi a sindaco della Città Metropolitana nel 2018 o prima, ha perso una bella occasione per iniziare a marcare le differenze con l’attuale amministrazione; ma soprattutto perché, se io fossi presidente dell’Ars, il mio primo (e unico) pensiero sarebbe: “Ma cu minchia è ’stu Conti Nibali?”.

Infine, la chicca del luogo: non all’alba dietro Cristo Re (scusate, ricordi d’infanzia…) ma in un confronto televisivo a “TirrenoSat”, il canale milazzese di Rino Piccione – e qualcuno meno digiuno degli altri ha già osservato su Facebook: “E sarebbe un campo neutro?” – secondo Ardizzone oppure, nell’idea di Elio Conti Nibali, a piazza Cairoli con tanto di rispettive claques, così la buttiamo subito in caciara e non concludiamo una beneamata minchia. Insomma, non ha ragione nessuno dei due. Anzi dei tre, perché in tutta questa storia Accorinti è né più né meno che il “convitato di pietra” di molieriana memoria. Resta da capire soltanto a chi servirà la preparazione H.