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Abbraccio con passaggio di consegne incorporato tra Tim Duncan e Kevin Durant (nba.com) |
Signore e signori, ecco a voi le
finali di Conference (specie quella ad Ovest) che nessuno avrebbe voluto
vedere. Soprattutto IlMaxFactor, che nelle ultime settimane ha dormito dodici
ore a notte solo per poter affrontare con una sufficiente riserva di sonno una
meravigliosa serie tra Golden State e San Antonio. E invece, cosa capita? Che
quei bizzarri soggetti degli Oklahoma City Thunder, dopo aver fatto
letteralmente schifo per tutta la stagione nonostante l’arrivo di un coach
geniale come Billy Donovan (e non mi dite che hanno vinto 55 partite perché
divento matto: li ho visti giocare almeno 5-6 volte in regular season e hanno
una qualità di basket e di scelte semplicemente ridicola), hanno sfruttato l’evidente
superiorità fisica e atletica per eliminare i “vecchietti terribili” degli
Spurs, strappandomi letteralmente dalle mani il telecomando da impostare sul
202 per godermi sette fantastiche battaglie, magari litigando con qualche
fanatico di San Antonio.