lunedì 20 giugno 2016

Nba, ora tocca cambiare soprannome a LeBron

Le lacrime di LeBron James
Le Fasullò c’est moi. Come Madame Bovary. Preliminarmente: il soprannome che avevo coniato per LeBron James cade, e – come qualche amico sa già – era stato deciso prima di gara-7: troppa sostanza, da parte di The King, nella rimonta di Cleveland dall’1-3 con il doppio quarantello consecutivo che non si verificava in finale dai tempi di Shaq. Non che il Fasullo fosse un personaggio inventato, tutt’altro: resto dell’idea che nella prima metà di queste Nba Finals il numero 23 avesse mostrato ancora una volta tutti i suoi limiti, quelli che – resto convinto – lo collocano certamente, per il momento, un gradino più sotto rispetto ai grandissimi.

giovedì 16 giugno 2016

Nba, bravi Cavs ma resto con Golden State

Pessina, Mamoli e Tranquillo durante il prepartita
E niente, dopo una lunga attesa fino alle 3 del mattino (ma già nel pregara, con il pronostico di Tranquillo, Pessina e Mamoli, avevo capito che non era serata…) e dopo aver sofferto per tutto il primo tempo appresso alle bizze di una squadra che tira col 50 per cento da tre ma si trova in parità, in casa, nella gara che dovrebbe consegnarle il titolo perché senza il suo bad boy praticamente smette di difendere, a metà del terzo quarto (erano più o meno le 5,15) sono stato richiamato all’ordine: mia figlia piccola, febbricitante, si è svegliata e mi ha chiesto di farle compagnia per riaddormentarsi. Quindi non so quanto sia finita gara-5 delle Finali Nba Golden State-Cleveland, qualcuno può dirmelo?

domenica 12 giugno 2016

Nba: ma che bravo LeBron James. Al Fantabasket

LeBron James
Se stessimo giocando al Fantabasket, una partita da 25 punti, 13 rimbalzi e 9 assist sarebbe perfetta: un totale di 47, punteggio da superstar quale di fatto è LeBron James. Mentre i 16 di media messi insieme da Steph Curry e i 12 (col 30% dal campo) di Klay Thompson nelle prime tre gare di finale renderebbero il loro acquisto un investimento a perdere. Al Fantabasket, però.

lunedì 6 giugno 2016

Il dilemma: è più fasullo LeBron o Renzi?


Separati alla nascita: LeBron James e Matteo Renzi
Ieri la serata televisiva de IlMaxFactor iniziava alle 5 del pomeriggio. Ora della California, però: le 2 di notte in Italia. Dopo aver stancamente piluccato exit poll e proiezioni by Masìa, con il ballottaggio in extremis di Giachetti a Roma che ha salvato - per il momento - il culetto referendario a Matteuccio Renzi, e occhieggiato appena un Venezuela-Giamaica di Copa America oggettivamente minore (avete notato che i giamaicani, non so perché, pure quando perdevano sembravano sempre leeeeeeeeenti, mooooooooolli, tranquiiiiiiiiiiiiiiiiiillli…?) è arrivata infatti l’ora di gara-2 delle finali Nba tra Golden State Warriors e Cleveland Cavs. Solo che, stroncato dalla diretta di Mentana su La7, mi sono addormentato. E, al mio risveglio, ero parecchio confuso.