venerdì 13 dicembre 2019

XFactor 13, prendiamola con... Sofia: bene, bravi ma basta

Il trionfo di Sofia Tornambene (tg24.sky.it)

Per la prima volta dai tempi di Michele Bravi (voto 8 per come sta cercando di reagire alla tragedia che lo ha visto involontario protagonista), quest’anno non vedevo l’ora che XFactor finisse, e anche il prima possibile. Non perché lo show di Sky non sia bellissimo, anzi: in effetti, in questa edizione numero 13 – la nona trasmessa dalla piattaforma satellitare – la disponibilità pressoché infinita di risorse e di tecnologia ha fatto fare allo spettacolo un ulteriore salto di qualità dal punto di vista scenico e visivo. Ecco, paradossalmente è proprio questo il problema che ha fatto mostrare la corda al talent più famoso del mondo: la progressiva prevaricazione dell’aspetto visivo e spettacolare su quello più strettamente musicale. Tanto che la finale è sembrata una specie di The last Watch, il documentario sull’ultima stagione de Il trono di spade, con Cattelan che non dà appuntamento alla prossima edizione, Simon Cowell presente al Forum per capire perché gli ascolti siano andati così male, Mara Maionchi “orfana” di concorrenti, scazzata e pronta alla pensione mentre gli altri giudici dopo essersi scannati per due mesi sembrano tanti Babbi Natale.

lunedì 9 dicembre 2019

Fiorella Mannoia incendia Barcellona: «Senti che bel rumore»

L'immagine può contenere: una o più persone e notte
Fiorella Mannoia in concerto al Teatro "Mandanici"

«Senti che fuori piove... Barcellona, senti che bel rumore». Ecco, prendendo in prestito il finale di Sally sussurrato al Teatro “Mandanici”, magari proprio il rumore – in particolare l’acustica nei posti più laterali e nei palchi – è stato l’unico difettuccio del vero e proprio show, altro che concerto!, messo in piedi da Fiorella Mannoia davanti all’ennesimo sold out del “Personale Tour” che l’ha vista incendiare i teatri di tutta Italia dall’inizio del 2019. Perché, per il resto, la 65enne cantante romana (65enne, ma vi rendete conto?) ha letteralmente mandato in delirio il migliaio di spettatori che si era accaparrato i biglietti nonostante il costo tutt’altro che popolare, e dal pubblico barcellonese ha avuto una risposta a dir poco entusiastica, specie nel finale quando le prime file della platea si sono svuotate con gli occupanti assiepati a ridosso del palco a scatenarsi intonando i cori dei suoi brani più famosi.