giovedì 16 gennaio 2020

Musica: sì, Brunori SAS è diventato grande. Anzi, grandissimo


Dario Brunori ha fatto Cip!
«Uhm, mi sa che dobbiamo aspettarci un disco pop», avevo pensato dopo aver ascoltato i due singoli che hanno anticipato il nuovo album di Brunori SAS, Al di là dell'amore e Per due che come noi. E in effetti, Cip! – uscito il 10 gennaio debuttando direttamente al numero 1 della classifica di iTunes – è, almeno musicalmente, un disco pop: nelle sonorità, nella presenza di synth, voci doppiate e ritmi in quattro quarti, nella struttura quasi rigidamente ancorata alla canzone italiana, nel rarefarsi della presenza degli strumenti antichi o tradizionali, negli arrangiamenti lontani da quel sapore vintage che caratterizzava il disco precedente. A un primo ascolto, il colpo di genio del cantautore cosentino sta proprio nel contrasto tra un linguaggio musicale che vuol parlare a quante più persone possibile e testi ancora più ispirati, onesti, per certi versi più “poetici” rispetto al premiatissimo A casa tutto bene. Un vestito – diciamo così – mainstream sotto il quale si nascondono profondità di analisi, sensibilità e anche qualche “schiaffone” alle nostre coscienze assopite come in Al di là dell'amore, appunto, e Benedetto sei tu. In più, ci sono – ma non mancano mai nei dischi di Brunori – almeno un paio di perle: segnalo in particolare la straziante Quelli che arriveranno, un piccolo capolavoro di stampo degregoriano che chiude un disco maturo, pulito, cazzutissimo.