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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

XFactor 11: le Regionali erano Disneyland (in confronto)

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Enema of the State  dei Blink 182 (collezione IlMaxFactor) P rendo in prestito il titolo di un libro di Gino&Michele, Saigon era Disneyland (in confronto) , per sintetizzare il mio stato d’animo intriso di angoscia e preoccupazione per l’esito del primo live di questa edizione di XFactor. Perché? Perché più volte, durante la puntata, mi sono trovato a pensare: «Se questi quattro scemi fossero al governo di un qualunque Paese il mondo sarebbe di nuovo in guerra, altro che Trump e Kim».

NBA: Dinastia Warriors, anno secondo (anzi, quarto)

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Lo scorso anno finì con i Golden State Warriors in festa E’ iniziata da pochissimi giorni la stagione NBA destinata a fare da spartiacque nella storia recente del gioco, principalmente perché la prossima estate potrebbe essere quella della partenza di LeBron James da Cleveland destinazione Lakers, e già questo basterebbe non solo a farmi salire la bilirubina oltre il livello di guardia, ma anche a spostare gli equilibri. O meglio, a spostarli ulteriormente visto che, come al solito, l’Ovest è già tre-quattrocento volte più competitivo dell’Est. Ma potrebbe essere anche la stagione in cui si insedia definitivamente la dinastia dei Golden State Warriors, ovvero il Rinascimento del basket nel segno della bellezza.

XFactor 11: colpo gobbo Levante, Morgagnelli calante

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I dodici concorrenti di XF11  (tvzap.kataweb.it) D i solito, per i giudici di XFactor gli Home Visit sono poco più di una formalità: il lavoro sporco, il “taglio di teste” è ormai stato fatto ai Bootcamp, a maggior ragione quest’anno visto che i selezionati per ogni categoria sono cinque anziché sei. I quattro mentori arrivano all’ultimo appuntamento prima del live con le idee già abbastanza chiare e deve accadere un qualche sconvolgimento perché cambino. Ma stavolta, a compensare per certi versi delle audizioni deludenti e un Bootcamp poco scintillante, agli Home Visit sono successe un po’ di cose strane o comunque inattese.

Regionali: Nello Musumeci, #diventeràbuttanissima

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L’ archiviazione, arrivata a metà settembre, dell’inchiesta della Procura di Catania per le cartelle esattoriali “aggiustate” a suo favore e a sua insaputa – visto che non era nemmeno indagato – sembrava aver dipanato le nubi che si addensavano sulla candidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione Siciliana. Poi sono arrivati l’arresto per truffa del sindaco di Priolo, Antonello Rizza (FI) e la condanna per abuso d’ufficio a carico di Carmelo Pino, ex sindaco di Milazzo (FdI-Noi con Salvini), entrambi candidati nelle liste del centrodestra, per far pronunciare all’ex presidente della Commissione regionale antimafia questa “chicca”: «Non votate gli impresentabili della mia coalizione».

XFactor 11: Levante, ti presento Sally

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Levante e Mara Maionchi giudici della serata  (tvzap.kataweb.it) G li Over a Mara Maionchi, gli Under donne a Levante: menu già conosciuto per la seconda parte dei Bootcamp di XFactor, se non fosse che nel corso della… degustazione scopriamo che la serata andrà esattamente al contrario di quello che avevamo pensato. Meglio, peggio? Boh. L’unica certezza è un dubbio: chi, tra la Mara piagnona e la Levante tagliatrice di teste, è la nuova Arisa? (Che poi è l’unica cosa che mi interessa.)

Regionali: Giancarlo Cancelleri, seconda Stella… a destra

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Giancarlo Cancelleri  (beppegrillo.it) I l più in cerca di (Govern)autore dei “quattro personaggi” candidati alla presidenza della Regione Siciliana è certamente Giancarlo Cancelleri, esponente del Movimento 5 Stelle già candidato alle elezioni di cinque anni orsono e riproposto dai grillini anche dopo che il Tribunale civile di Palermo ha annullato le “regionarie” on line per il ricorso di un candidato escluso via mail a causa della ritardata sottoscrizione del codice etico. Perché il Movimento 5 Stelle è così democratico che le regole, pfui, servono solo agli altri.

XFactor 11: il Fedez melodico e il Morgagnelli fenomeno

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Il palco del Bootcamp a Livorno (blogosfere.it) C he questa per XFactor fosse un’annata dispari si era capito sin dalla prima puntata delle audizioni: poco talento, poca varietà, poca prospettiva e… poche eccezioni. La conferma è arrivata dai Bootcamp: come ogni anno, i quattro giudici hanno dovuto ridurre a 48 i qualificati, ma stavolta il lavoro non è stato particolarmente duro perché i “sì” accordati durante le audizioni erano appena 73. E c’era pure la cinese che cantava Mina, per dire.

Regionali: Claudio Fava e i cento pazzi… Tafazzi

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Claudio Fava  (gds.it) S econdo giro di giostra con i “Quattro personaggi in cerca di (Govern)autore”, ovvero i candidati alla presidenza della Regione alle elezioni del 5 novembre. Se Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e nome imposto – un po’ a sorpresa – da Leoluca Orlando al Pd, è l’unico dei quattro a non essere stato candidato cinque anni orsono, Claudio Fava è quello che nel 2012, già in campagna elettorale, si è accorto – glielo hanno fatto notare, in realtà – di non essere residente in Sicilia e si è quindi ritirato costringendo la sinistra a candidare Giovanna Marano con a sostegno la lista “Claudio Fava Presidente”. Così, per non ingenerare confusione.

XFactor 11: Fedez ha il suo Mark Chapman

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Come si chiama? Ah sì, quello di "Baila como el Papu" S e Dio vuole, le audizioni sono finite. A beneficio di chi si aspetta fuoco e fiamme per la comparsata dell’autore di Baila como el Papu , un ritornello da stadio che accompagna le prodezze dell’attaccante argentino dell’Atalanta “Papu” Gomez, desideroso di mostrare il suo volto (oscurato dal video degli Autogol, virale su Youtube con oltre 25 milioni di visualizzazioni) e chissà quale talento: resterete delusi, perché ­­– come diceva padre Dante – «parole non ci appulcro». Unico appunto a Fedez ( voto 5 ) che gli dà un “sì” chiaramente mirato a non sembrare sceso dalla Luna, visto che non sapeva per nulla di cosa si trattasse.