venerdì 2 dicembre 2016

Ma è XFactor 10 o “Profondo Nero” di Carlo Morgagnelli?

Ricerche in corso attorno alla XFactor Arena
+++ ULTIM’ORA: ARISA RITROVATA IN STATO CONFUSIONALE IN UN CASSONETTO NEI PRESSI DELLA XFACTOR ARENA. GLI INQUIRENTI: “STA BENE, è SEMPRE IN QUELLO STATO”. DUBBI SULL’ALIBI DI MANUEL AGNELLI: “ERO ALL’EXTRA FACTOR” +++ (ANSA)

E così, il destino si è compiuto: Loomy si è definitivamente tolto dalle balle, così d’ora in poi non ci sarà più motivo di vedere Arisa (voto 3). Non solo nella striscia quotidiana del Daily, ma – perché no? – anche nel live. La matta è rimasta finalmente senza concorrenti (con due puntate di ritardo, ma solo per colpa dei Daiana Lou) e i suoi deliri hanno accelerato la trasformazione definitiva di Manuel Agnelli (8) in Morgan: dopo averla apostrofata come «ignorante» ed essersi sentito rispondere che si sta allenando a prendersela con le donne e con i più deboli (identikit che peraltro si attaglia perfettamente alla stessa Arisa, se per debolezza intendiamo quella delle sinapsi), il nostro giudice preferito si è guardato bene dal partecipare all’Extra Factor, in pieno stile Morgan, mentre la titolare di quello che per Fedez è ancora il miglior momento televisivo della storia del talent («Simona, però sei falsa, cazzo!») arrivava persino a pretendere le sue scuse minacciandolo di non parlargli più. Palpabile il sollievo un po’ di tutti i presenti.

La vicenda si è però tinta di mistero quando Arisa è stata ritrovata in un cassonetto nei pressi della XFactor Arena. Era in stato confusionale, il che ha tranquillizzato gli inquirenti visto che si tratta del suo stato normale, ma ci sono dubbi sull’alibi di Manuel Agnelli: ha dichiarato che stava partecipando a Extra Factor...

Il fantastico "momento Ray Sugar Sandro" allo Strafactor
Visto che in gara erano rimasti in sei eorasonoincinqueaballarel’hullygully, ovvero a presentare il proprio inedito nella puntata di giovedì prossimo, e questo post rischia di essere meno lungo dell’Ulisse (non sia mai), vi intrattengo qualche secondo con un paio di cazzatelle varie ed eventuali. Voto alto, anzi altissimo a Fedez e Ale Cattelan (10) che si sono materializzati a metà abbondante dell’Extra Factor per l’esibizione di Ray Sugar Sandro in Vorrei avere due ragazze (che nel suo sito definisce come «il suo primo successo», risalente addirittura al lontano 2001), o meglio... per le due ragazze e per imboscarsi una copia del calendario, evidentemente porno-soft, sul quale Fedez ha poi chiesto con una certa bramosia lumi (leggi: numeri di telefono) allo stesso Ray Sugar Sandro. Sul nuovo pezzo di Rovazzi (n.g.) sorvolo, ok? Piuttosto, non ero un ammiratore dei Van Houtens che ieri si sono sorprendentemente qualificati per la finale con un inedito, La giolla, che ha almeno due momenti di genialità: il ritornello «Passa la giolla, gira la giolla» (fino a quel momento non avevo capito di cosa parlassero) e l’inciso «Dolores, ahi ahi». Non mi facevano ridere tanto dai tempi di John Frog (Giovanni Rana) e potrebbero essere i principali antagonisti di Cecco e Cipo per un posto al Forum nella finale del 15 dicembre.


Ma sì, andiamo alla gara o a quello che ne resta. Prima manche libera, seconda con un’orchestra di 37 elementi giusto per confonderci ancora un po’ le idee. Inizia Roshelle (8) con Doo-Wop di Lauryn Hill che è, con tutta evidenza, molto più nelle sue corde rispetto a tanta monnezza che le ha assegnato finora Fedez. Bravi come sempre, anche se un po’ uguali a sé stessi i Soul System (9) con Feel good, inc. dei Gorillaz. Andranno in finale e – ahimé, visto che ho pronosticato Eva – potrebbero anche vincere: sarebbe il giusto premio per Alvaro Soler (n.g.) che li ha scelt... ah, no: quelli erano i Jarvis. Tocca quindi a Eva (8), che canta con intensità – anche se non con la solita precisione, a costo di sentirmi dare anch’io dell’«orecchie di titanio» da Manuel – Mad about you degli Hooverphonic. Qui finisce, di fatto, il talent e inizia il reality: ripeto per l’ennesima volta, tanta stima e simpatia per Loomy (6) ma non se ne poteva più di sentire pezzi presi a pretesto per fargli rappare le piaghe d’Egitto applicate alla thug life contemporanea. Stavolta tocca a Cheap thrills di Sia feat. Sean Paul versione “base (musicale) per altezza (poca)”, e in effetti non è niente di che. Meglio Andrea (7,5) in Wonderwall degli Oasis, ma qui il dubbio è che Agnelli si stia facendo ammaliare dalle sue qualità di virtuoso della chitarra a discapito di arrangiamenti più coinvolgenti. Chi delude proprio, a sorpresa, è la ex superfavorita Gaia (7) che pur cantando maluccio Let it go di James Bay ha però il merito di far sbroccare Manuel all’ennesima minchiata di Arisa, e questo è sempre un bel vedere dai tempi di «Benissimo, allora salutamelo Bach quando lo incroci la prossima volta». Ovvio ballottaggio per Loomy e via alla seconda manche, dopo un intermezzo con gli Skunk Anansie sul quale preferisco non pronunciarmi per evitare accuse di vilipendio del cadavere della voce di Skin.

Gaia ha rischiato grosso
Entra l’orchestra e accompagna per primo Andrea (8) in un bellissimo pezzo degli Smiths, Please please let me get what I want. Lui resta il più bravo di tutti come musicista e si sente, tanto che i giudici restano ammirati. Anche Roshelle (8), che sembrava la più debole del duo rimasto in corsa per le Under donne, appare molto a fuoco in No di Meghan Trainor mentre Gaia (6) mette in scena un tentativo di suicidio (sempre musicale, s’intende) massacrando Come le foglie di Malika Ayane, e a quel punto ho tutto chiaro: andrà al ballottaggio, meritato, ma si salverà perché il tempo di Loomy su questa terra è arrivato alla fine e lo sappiamo tutti benissimo.


I Soul System: da esclusi a vincitori di XFactor?
Ora, se permettete, mi prendo due righe per un endorsement persino eccessivo. Non so se è la prima volta che do il voto massimo, ma i Soul System meritano 10 perché ok, non la stravolgono tanto; ok, il loro sound tende a prevalere sui brani e un disco intero fatto così potrebbe risultare un po’ monocorde; ma quando attaccano Where is the love mettono su un show che levati, come dicono i giovani. Solo per questo motivo non do lo stesso voto a una meravigliosa Eva (9), che non trema di fronte a Senza fine di Gino Paoli e archivia definitivamente il ballottaggio della scorsa settimana.

All’ultimo scontro, peraltro, va Gaia – che si salva più che altro per meriti acquisiti, visto che la sua Youth è meno convincente di Anima fragile cantata da Loomy e la sensazione è che il posto in finale per la voce femminile sia tornato in discussione. Ma come sempre, saranno decisivi gli inediti. Nel frattempo, su Crime Investigation inizia Profondo Nero di Carlo Lucarelli: ci voleva, per rilassarsi un po',

Nessun commento:

Posta un commento