Ma è XFactor 10 o “Profondo Nero” di Carlo Morgagnelli?
Ricerche in corso attorno alla XFactor Arena |
+++ ULTIM’ORA: ARISA
RITROVATA IN STATO CONFUSIONALE IN UN CASSONETTO NEI PRESSI DELLA XFACTOR
ARENA. GLI INQUIRENTI: “STA BENE, è
SEMPRE IN QUELLO STATO”. DUBBI SULL’ALIBI DI MANUEL AGNELLI: “ERO ALL’EXTRA
FACTOR” +++ (ANSA)
E così, il destino si è
compiuto: Loomy si è definitivamente tolto dalle balle, così d’ora in poi non
ci sarà più motivo di vedere Arisa (voto
3). Non solo nella striscia quotidiana del Daily, ma – perché no? – anche
nel live. La matta è rimasta finalmente senza concorrenti (con due puntate di
ritardo, ma solo per colpa dei Daiana Lou) e i suoi deliri hanno accelerato la
trasformazione definitiva di Manuel
Agnelli (8) in Morgan: dopo averla apostrofata come «ignorante» ed essersi
sentito rispondere che si sta allenando a prendersela con le donne e con i più
deboli (identikit che peraltro si attaglia perfettamente alla stessa Arisa, se
per debolezza intendiamo quella delle sinapsi), il nostro giudice preferito si
è guardato bene dal partecipare all’Extra Factor, in pieno stile Morgan, mentre
la titolare di quello che per Fedez è ancora il miglior momento televisivo
della storia del talent («Simona, però sei falsa, cazzo!») arrivava persino a pretendere
le sue scuse minacciandolo di non parlargli più. Palpabile il sollievo un po’
di tutti i presenti.
La vicenda si è però tinta
di mistero quando Arisa è stata ritrovata in un cassonetto nei pressi della
XFactor Arena. Era in stato confusionale, il che ha tranquillizzato gli
inquirenti visto che si tratta del suo stato normale, ma ci sono dubbi
sull’alibi di Manuel Agnelli: ha dichiarato che stava partecipando a Extra
Factor...
Il fantastico "momento Ray Sugar Sandro" allo Strafactor |
Visto
che in gara erano rimasti in sei eorasonoincinqueaballarel’hullygully, ovvero a
presentare il proprio inedito nella puntata di giovedì prossimo, e questo post
rischia di essere meno lungo dell’Ulisse
(non sia mai), vi intrattengo qualche secondo con un paio di cazzatelle varie
ed eventuali. Voto alto, anzi altissimo a Fedez
e Ale Cattelan (10) che si sono
materializzati a metà abbondante dell’Extra Factor per l’esibizione di Ray
Sugar Sandro in Vorrei avere due ragazze (che nel suo sito
definisce come «il suo primo successo», risalente addirittura al lontano 2001),
o meglio... per le due ragazze e per imboscarsi una copia del calendario,
evidentemente porno-soft, sul quale Fedez ha poi chiesto con una certa bramosia
lumi (leggi: numeri di telefono) allo stesso Ray Sugar Sandro. Sul nuovo pezzo
di Rovazzi (n.g.) sorvolo, ok?
Piuttosto, non ero un ammiratore dei Van Houtens che ieri si sono
sorprendentemente qualificati per la finale con un inedito, La giolla, che ha almeno due momenti di
genialità: il ritornello «Passa la giolla, gira la giolla» (fino a quel momento
non avevo capito di cosa parlassero) e l’inciso «Dolores, ahi ahi». Non mi
facevano ridere tanto dai tempi di John
Frog (Giovanni Rana) e potrebbero essere i principali antagonisti di Cecco
e Cipo per un posto al Forum nella finale del 15 dicembre.
Ma
sì, andiamo alla gara o a quello che ne resta. Prima manche libera, seconda con
un’orchestra di 37 elementi giusto per confonderci ancora un po’ le idee.
Inizia Roshelle (8) con Doo-Wop di Lauryn Hill che è, con tutta
evidenza, molto più nelle sue corde rispetto a tanta monnezza che le ha assegnato
finora Fedez. Bravi come sempre, anche se un po’ uguali a sé stessi i Soul System (9) con Feel good, inc. dei Gorillaz. Andranno
in finale e – ahimé, visto che ho pronosticato Eva – potrebbero anche vincere:
sarebbe il giusto premio per Alvaro Soler
(n.g.) che li ha scelt... ah, no: quelli erano i Jarvis. Tocca quindi a Eva (8), che canta con intensità –
anche se non con la solita precisione, a costo di sentirmi dare anch’io dell’«orecchie
di titanio» da Manuel – Mad about you
degli Hooverphonic. Qui finisce, di fatto, il talent e inizia il reality:
ripeto per l’ennesima volta, tanta stima e simpatia per Loomy (6) ma non se ne poteva più di sentire pezzi presi a pretesto
per fargli rappare le piaghe d’Egitto applicate alla thug life contemporanea. Stavolta tocca a Cheap thrills di Sia feat. Sean Paul versione “base (musicale) per
altezza (poca)”, e in effetti non è niente di che. Meglio Andrea (7,5) in Wonderwall
degli Oasis, ma qui il dubbio è che Agnelli si stia facendo ammaliare dalle sue
qualità di virtuoso della chitarra a discapito di arrangiamenti più
coinvolgenti. Chi delude proprio, a sorpresa, è la ex superfavorita Gaia (7) che pur cantando maluccio Let it go di James Bay ha però il merito
di far sbroccare Manuel all’ennesima minchiata di Arisa, e questo è sempre un
bel vedere dai tempi di «Benissimo, allora salutamelo Bach quando lo incroci la
prossima volta». Ovvio ballottaggio per Loomy e via alla seconda manche, dopo
un intermezzo con gli Skunk Anansie sul quale preferisco non pronunciarmi per evitare
accuse di vilipendio del cadavere della voce di Skin.
Gaia ha rischiato grosso |
Entra
l’orchestra e accompagna per primo Andrea
(8) in un bellissimo pezzo degli Smiths, Please please let me get what I want. Lui resta il più bravo di
tutti come musicista e si sente, tanto che i giudici restano ammirati. Anche Roshelle (8), che sembrava la più
debole del duo rimasto in corsa per le Under donne, appare molto a fuoco in No di Meghan Trainor mentre Gaia (6) mette in scena un tentativo di
suicidio (sempre musicale, s’intende) massacrando Come le foglie di Malika Ayane, e a quel punto ho tutto chiaro:
andrà al ballottaggio, meritato, ma si salverà perché il tempo di Loomy su
questa terra è arrivato alla fine e lo sappiamo tutti benissimo.
I Soul System: da esclusi a vincitori di XFactor? |
Ora,
se permettete, mi prendo due righe per un endorsement
persino eccessivo. Non so se è la prima volta che do il voto massimo, ma i Soul System meritano 10 perché ok, non la stravolgono tanto;
ok, il loro sound tende a prevalere sui brani e un disco intero fatto così
potrebbe risultare un po’ monocorde; ma quando attaccano Where is the love mettono su un show che levati, come dicono i
giovani. Solo per questo motivo non do lo stesso voto a una meravigliosa Eva (9), che non trema di fronte a Senza fine di Gino Paoli e archivia
definitivamente il ballottaggio della scorsa settimana.
All’ultimo scontro,
peraltro, va Gaia – che si salva più che altro per meriti acquisiti, visto che
la sua Youth è meno convincente di Anima fragile cantata da Loomy – e la sensazione è che il posto in
finale per la voce femminile sia tornato in discussione. Ma come sempre,
saranno decisivi gli inediti. Nel frattempo, su Crime Investigation inizia Profondo Nero di Carlo Lucarelli: ci voleva, per rilassarsi un po',
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