XFactor 9: Skin? Beve Margarita...
L'esibizione in onore di Giorgio Moroder |
E invece, mentre stavamo già per appallarci, si materializza Enrica che fa letteralmente sfracelli con Burnin'up di Jessie J feat. 2 Chainz. Mika, sempre meno presente a se stesso, fa la faccia di quel pastorello del presepe che assiste con stupore alla nascita del redentore (in Sicilia lo chiamiamo maravigghiatu da' rutta) e si accorge che la ragazzina è veramente super. Povero.
Ora, se è vero che - come continuano a testimoniare i cachinni di Fedez - il buon Mika non ha ancora azzeccato un'assegnazione, un discorso andrebbe fatto anche su Elio. O meglio, andrebbe fatto a Elio: machicazzotiportaadareaDavideunpezzodiHowardJones? Ovvio che i giudici anglosassoni, visto Shorty chiaramente meno brillante del solito in Things can only get better (dopo che con Sam Cooke se li era portati tutti a casa), affondino i colpi nel tentativo di togliersi di torno un pericolosissimo rivale per la vittoria finale. Ad ogni buon conto, dieci voti col telecomando glieli diamo e ci pariamo il sederino. O Elio, se non ci fossimo noi...
Subito dopo si completa il Crepuscolo degli Dèi, wagneriana metafora della parabola discendente innescata dagli Urban Strangers: ancora un'assegnazione balzana (Numb dei Linkin' Park nella versione di Jay-Z, peraltro già dato la settimana scorsa) di Fedez, che era partito meglio degli altri giudici ma inizia a mostrare i segni di immorganimento precoce, e onestamente non viene fuori niente di che. Come dall'interpretazione di Luca, costretto a un tormento di note basse e sfiatate da Always on my Mind di Elvis nella versione anni Ottanta dei Pet Shop Boys, Davvero, inspiegabile.
Si riapre subito dopo la querelle Landlord: il brano sembra di... Boris, ovvero è dato un po' a cazzo di cane (Promises dei Nero, mi pare), loro ci mettono come sempre un gran lavoro ma è condivisibile l'obiezione di Elio sul contrasto, non troppo gradevole, tra il suono "grosso" dell'arrangiamento e la voce esile e delicata, per quanto cristallina, della cantante Francesca. I giudici li massacrano, a me continuano a sembrare la cosa più originale e interessante dell'intero XF9. Comunque, i nostri dieci voti fanno la differenza: Davide si salva e al ballottaggio va il sempre più anonimo Luca dopo l'esibizione dei 5 Seconds of Summer con Hey Everybody, che se l'avessero chiamata Hungry like the Wolf avrebbero fatto più figura.
I "5 Seconds of Summer" a X Factor 9 |
E insomma, come dice Davide "Giosada è una certezza" e persino un brano tremendo come Girl U want dei Devo, gruppaccio new wave americano che - al di là di come li ha conditi un Elio versione insalatiere - si ricorda più che altro per un lato kitsch sin troppo pronunciato (*Citazione senza fonte, annoterebbe Wikipedia), passa senza troppi problemi ed è andata.
Al ballottaggio va giustamente Margherita, che come "cavallo di battaglia" propone Hallelujah di Leonard Cohen, già cantata alle audizioni; ma senza il dulcimer, quel curioso strumento con il quale si era accompagnata, non è la stessa cosa. Luca la sfanga con Say Something di A Great Big World e Christina Aguilera e diciamo "ciao ciao" alla seconda cantante di Skin in due settimane. Non sarà un caso, no?.
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