XF9: Chiamatemi Feiez
Ora: magari giovedì prossimo nella finale Fedez riuscirà a dare la "zampata" e vincere con gli Urban Strangers la sua seconda edizione consecutiva da giudice di XFactor, ma non havvi dubbio alcuno che il trionfatore assoluto (meritatamente) di XF9 è il buon Elio. E ci voleva, cacchio; specie dopo l'abbandono di due anni orsono, forzato dal dover scegliere se uccidere Morgan o mollare.
Elio ha portato due concorrenti della sua categoria in finale |
Contro ogni pronostico più per la categoria di appartenenza (gli Over) che per le effettive qualità, infatti, il sciur Belisari Stefano da Milano ha portato in finale Davide e Giosada ed è l'unico giudice ad avere due concorrenti ancora in gara. L'anno scorso l'impresa era riuscita con Lorenzo Fragola (poi vincitore) e Madh proprio a Fedez, che quest'anno si è fermato all'ultimo ballottaggio con i Moseek, eliminati dalla rediviva Enrica.
Ma andiamo con ordine. L'ultima serata alla XFactor Arena prima dello showdown al Forum è consacrata agli inediti, e in linea di massima non mi è parso ci sia chissà cosa nei brani proposti. Forse anche perché quattro su cinque sono in inglese, e quindi diventa più difficile capire che spazio possa avere l'interprete sul mercato italiano nei prossimi anni.
I primi a salire sul palco sono i Moseek con Elliott (e le Storie Tese), brano molto intonato alla loro sensibilità e alle loro sonorità ma - immagino - onestamente di poca presa dal punto di vista radiofonico e di vendite anche per via di un testo ripetitivo e neanche troppo interessante. Leggo che ha scalato le classifiche relative alle visualizzazioni su Youtube: mah.
I primi a salire sul palco sono i Moseek con Elliott (e le Storie Tese), brano molto intonato alla loro sensibilità e alle loro sonorità ma - immagino - onestamente di poca presa dal punto di vista radiofonico e di vendite anche per via di un testo ripetitivo e neanche troppo interessante. Leggo che ha scalato le classifiche relative alle visualizzazioni su Youtube: mah.
Personalmente, avevo grandi attese per l'inedito dei due talenti di Elio e quello di Giosada ha intanto il pregio (notevole) di essere l'unico in italiano; s'intitola Il rimpianto di te e, a parte qualche scantonata nel testo ("Fermo e restante?" Ma Pacifico, che collabora alle lyrics, ha avuto un ictus e non si è saputo nulla?), a me è piaciuto. Intanto perché lui canta veramente come se fosse l'ultima volta nella vita, poi perché la ballad è una sorpresa interessante per chi - come me - si aspettava un canonico pezzone rock. Non sarà originalissima, ma il passaggio del turno dovrebbe essere sicuro.
Non vale lo stesso discorso per Enrica: I found you, che il suo giudice Skin ha scritto appositamente (ma via, ce l'aveva in un cassetto e non aveva il coraggio di inciderla...) è una canzone senza capo né coda, con una strofa anonima e un ritornello sin troppo pompato, un testo da scuola primaria e anche musicalmente non aggiunge nulla non solo a XFactor, ma nemmeno alla stessa Enrica che, comunque, considerati l'età (16 anni) e il percorso fatto in questa trasmissione, è un piccolo fenomeno.
S'intitola Runaway ed è stato scritto dalla sposa di Chucky, invece, l'inedito degli Urban Strangers che è di ben altra categoria. I due adolescenti campani si presentano senza quella minchia di chitarra ma con dei synth usati con stile minimale ma estremamente vario, visto che il pezzo alterna sonorità, ritmi e suggestioni molto diverse ma comunque già sperimentate durante il talent, dai Linkin Park allo stesso Beck: un gran bell'esordio che varrà loro la finale indipendentemente da come andrà la seconda manche.
Complessivamente, l'inedito migliore è My soul trigger, che Davide dedica alla sua personalissima saudade della Sicilia: materiale soul à la Terence Trent d'Arby ma con un arrangiamento moderno e quasi crossover, testo abbastanza elaborato e ovviamente prova vocale con i controcazzi da parte di quello che resta il mio favorito per la vittoria finale. Ha voglia Elio a fare melina, stupendosi per il mancato ballottaggio: il pubblico non è poi così ignorante da non capire un signor brano. Vale lo stesso discorso se vogliamo stupirci che all'ultimo scontro vada Enrica.
La seconda manche a tema si apre con Davide, che ha cantato per ultimo, si è cacato sotto fino all'ultimo nel timore di finire al ballottaggio e, in più, deve cantare una hit radiofonica degli ultimi cinque anni: il rischio del disastro è concreto, ma "Shorty" è un animale e nemmeno Can't feel my face di The Weeknd riesce a metterlo in difficoltà più di tanto, a parte un filo di nervosismo e di voce corta nella strofa.
Pompei dei Bastille nella versione Urban Strangers è un pezzo totalmente diverso da quello originale, e certo di radiofonico l'arrangiamento non ha nulla: ciò non toglie che la resa sia comunque molto buona, e quantomeno stasera li abbiamo dovuti sentire in versione "parcheggiatori" (gergo napoletano per i cantanti da trattoria, rigorosamente armati di chitarra) una sola volta, quindi si può reggere. Nota di merito per le armonizzazioni, specie sul finale, che Fedez tenta di far sentire in cuffia a Mika salvo perdere l'attimo e ricordarselo quando il brano è praticamente finito.
Tocca quindi al povero Giosada, che probabilmente tutto avrebbe pensato di cantare nella vita salvo The best day of my life degli American Authors: per una volta la prestazione vocale non è impeccabile, anche se Giò si muove parecchio e questo incide.
Non dispiacciono affatto i Moseek, che affrontano Lean on dei Major Lazer su una struttura basculante che la cantante Elisa attraversa da un estremo all'altro per suonare il tamburo. Grande effetto, prova vocale e arrangiamento più che convincenti. Finiscono al ballottaggio e onestamente non l'avrei detto, anche se in una manche a quattro tutto può succedere e anche gli altri erano stati all'altezza. Il fattaccio accade proprio all'ultimo scontro, curiosamente tutto interno alla provincia di Latina: mentre Enrica da Terracina si mangia Something's got a hold on me di Christina Aguilera, Elisa da Aprilia (come tutti i Moseek), certamente per un problema tecnico, sbaglia completamente la tonalità di Somebody to love dei Jefferson Airplane e il risultato è talmente orripilante che il povero Elio - che pure non ha interesse, avendo entrambi i suoi cantanti già in finale - supplica quasi la produzione di farli cantare di nuovo.
Al momento dell'eliminazione Mika esce allo scoperto e "confessa" la sua alleanza con Fedez salvando proprio i Moseek che pure ha criticato praticamente a ogni puntata, Elio ristabilisce il vero storico e il tilt fa il resto: Enrica è in finale, giovedì al Forum canterà davanti a 8 mila persone urlanti insieme agli Urban Strangers e al duo "over" formato da Davide e Giosada, Insomma, il Fedez di questa edizione è decisamente Elio, Che - anche in onore al grande polistrumentista delle Storie Tese, scomparso per un aneurisma a soli 36 anni - potrebbe farsi chiamare Feiez...
Non vale lo stesso discorso per Enrica: I found you, che il suo giudice Skin ha scritto appositamente (ma via, ce l'aveva in un cassetto e non aveva il coraggio di inciderla...) è una canzone senza capo né coda, con una strofa anonima e un ritornello sin troppo pompato, un testo da scuola primaria e anche musicalmente non aggiunge nulla non solo a XFactor, ma nemmeno alla stessa Enrica che, comunque, considerati l'età (16 anni) e il percorso fatto in questa trasmissione, è un piccolo fenomeno.
S'intitola Runaway ed è stato scritto dalla sposa di Chucky, invece, l'inedito degli Urban Strangers che è di ben altra categoria. I due adolescenti campani si presentano senza quella minchia di chitarra ma con dei synth usati con stile minimale ma estremamente vario, visto che il pezzo alterna sonorità, ritmi e suggestioni molto diverse ma comunque già sperimentate durante il talent, dai Linkin Park allo stesso Beck: un gran bell'esordio che varrà loro la finale indipendentemente da come andrà la seconda manche.
Complessivamente, l'inedito migliore è My soul trigger, che Davide dedica alla sua personalissima saudade della Sicilia: materiale soul à la Terence Trent d'Arby ma con un arrangiamento moderno e quasi crossover, testo abbastanza elaborato e ovviamente prova vocale con i controcazzi da parte di quello che resta il mio favorito per la vittoria finale. Ha voglia Elio a fare melina, stupendosi per il mancato ballottaggio: il pubblico non è poi così ignorante da non capire un signor brano. Vale lo stesso discorso se vogliamo stupirci che all'ultimo scontro vada Enrica.
La seconda manche a tema si apre con Davide, che ha cantato per ultimo, si è cacato sotto fino all'ultimo nel timore di finire al ballottaggio e, in più, deve cantare una hit radiofonica degli ultimi cinque anni: il rischio del disastro è concreto, ma "Shorty" è un animale e nemmeno Can't feel my face di The Weeknd riesce a metterlo in difficoltà più di tanto, a parte un filo di nervosismo e di voce corta nella strofa.
Pompei dei Bastille nella versione Urban Strangers è un pezzo totalmente diverso da quello originale, e certo di radiofonico l'arrangiamento non ha nulla: ciò non toglie che la resa sia comunque molto buona, e quantomeno stasera li abbiamo dovuti sentire in versione "parcheggiatori" (gergo napoletano per i cantanti da trattoria, rigorosamente armati di chitarra) una sola volta, quindi si può reggere. Nota di merito per le armonizzazioni, specie sul finale, che Fedez tenta di far sentire in cuffia a Mika salvo perdere l'attimo e ricordarselo quando il brano è praticamente finito.
Tocca quindi al povero Giosada, che probabilmente tutto avrebbe pensato di cantare nella vita salvo The best day of my life degli American Authors: per una volta la prestazione vocale non è impeccabile, anche se Giò si muove parecchio e questo incide.
Non dispiacciono affatto i Moseek, che affrontano Lean on dei Major Lazer su una struttura basculante che la cantante Elisa attraversa da un estremo all'altro per suonare il tamburo. Grande effetto, prova vocale e arrangiamento più che convincenti. Finiscono al ballottaggio e onestamente non l'avrei detto, anche se in una manche a quattro tutto può succedere e anche gli altri erano stati all'altezza. Il fattaccio accade proprio all'ultimo scontro, curiosamente tutto interno alla provincia di Latina: mentre Enrica da Terracina si mangia Something's got a hold on me di Christina Aguilera, Elisa da Aprilia (come tutti i Moseek), certamente per un problema tecnico, sbaglia completamente la tonalità di Somebody to love dei Jefferson Airplane e il risultato è talmente orripilante che il povero Elio - che pure non ha interesse, avendo entrambi i suoi cantanti già in finale - supplica quasi la produzione di farli cantare di nuovo.
I Moseek, ultimi eliminati prima della finale |
Feiez, al secolo Paolo Panigada, compianto polistrumentista degli Elii |
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