sabato 23 settembre 2017

Se XFactor 11 diventa “Pomeriggio 5”

"Wendy? Sono a casa, amore"
E’ ufficiale: l’edizione 2017 di XFactor è stata sostituita da “Pomeriggio 5”. Perché una così variegata ed esaustiva rassegna di casi umani, a memoria (buona) mia, non si era mai vista in un programma che dovrebbe ancora essere un talent. Come scrivono quelli più moderni di me, «il migrante arrivato su un barcone is for boys, il redivivo uscito dal coma con le cuffiette alle orecchie is for men». E nella seconda puntata di audizioni è stato celebrato il trionfo del caso più (in)umano di tutti: Arisa.

La rivincita di Gabriele Esposito (xfactor.sky.it)
Breve antefatto: edizione 2016, seconda puntata dei bootcamp. Arisa, giudice degli “under uomini”, ha assegnato una delle sei sedie della sua categoria al bravo Gabriele Esposito, salvo poi eliminarlo a sorpresa – per usare un eufemismo – a favore di Lorenzo Lumia detto “Loomy”. Il tutto tra i boo del pubblico, Fedez che si strappa i tatuaggi per l’indignazione e saluta Gabriele dicendogli «Torna l’anno prossimo, fammi il favore» e lo stesso Loomy che, essendo comunque dotato di... orecchie, vorrebbe lasciare la sedia all’altro ma non riesce a convincere la matta. Ebbene, alla fine Gabriele ha accontentato Fedez e si è ripresentato voce e chitarra con un inedito veramente bello intitolato Limits, sfondando un tale numero di porte aperte che nemmeno quando c’era Lui (qui ci va l’emoticon della risata con le lacrime, grazie). E sì, perché – anche se ci tengo ad essere considerato un precursore – che Arisa (voto 0, retroattivo) fosse una piaga a metà tra la carestia e le cavallette è ben chiaro a tutti, quindi il consenso è giustamente unanime e, anzi, Fedez non maramaldeggia. Chissà se questa volta, affidato proprio al rapper milanese, Gabriele riuscirà ad approdare al live.

Ma dicevamo degli altri casi umani: vi presento il presunto fan ruandese di Fedez dall’italiano ancora rudimentale che porta un pezzo di... Fabri Fibra (altrettanto rudimentale) dando peraltro allo stesso Fedez la possibilità di uscirne benissimo dandogli l’unico sì «da fan di Fabri Fibra» (voto 8), il ragazzo povero che si trasforma in principe domando Stay di Rihanna, la diciannovenne un po’ sopra le righe che canta Girls just want to have fun di Cindy Lauper esattamente con la voce di Cindy Lauper, la simil-Amanda Lear convinta di essere una Loredana Bertè più sciccosa (Il mare d’inverno di Enrico Ruggeri si è prosciugato per l’offesa ricevuta) e che per fortuna, a differenza degli altri, non passa, o ancora il pizzaiolo napoletano che parla come uno di Gomorra ma ha una voce R&B pazzesca.

L'abbraccio di Levante alla sedicenne Francesca Giannizzari
Ma l’apoteosi è rappresentata da un soggetto che freak non è, un ragazzo di sedici anni che ha imparato a suonare il piano e ha iniziato a cantare dopo essere uscito dal coma. La sua When I was your man di Bruno Mars fa cadere spettatori e giudici come pere cotte: il primo a liquefarsi è – neanche a dirlo – il piangina Fedez, seguito da Levante che bravina sarà bravina, però sembra avere la stessa solidità psichica di Arisa (voto 5), e persino Manuel Agnelli che scambia un cenno d’intesa con Mara Maionchi per dissimulare un pizzico di commozione (voto 5 a entrambi, meno male che dovevate essere cattivi!). Per la serie “sedici anni e il cuore pieno di paura”, menzione d’onore per la piccola cantante e chitarrista che affronta con grande delicatezza Your song di Elton John ed è costretta a farsi abbracciare da Levante. A proposito di chitarristi, io a un falò con il ragazzo ragusano che rende onore a Kiss di Prince con una bella voce, un’ancor più bella presenza scenica e una sorprendente padronanza degli arpeggi di chitarra tutto sommato ci andrei.
Dalla lirica ai... falò: Lorenzo Licitra e Domenico Arezzo (gds.it)


Questo e poco altro - giusto il cantante di formazione lirica, anche lui ragusano, che si trasforma in crooner rendendo Like a prayer di Madonna qualcosa di molto simile a un pezzo di Michael Bublè - in una seconda puntata che ha comunque messo in mostra, se non un livello più alto, certamente qualche talento in più rispetto alla prima. E soprattutto rispetto alle altre puntate di “Pomeriggio 5”.

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