Se XFactor 11 diventa “Pomeriggio 5”
"Wendy? Sono a casa, amore" |
E’
ufficiale: l’edizione 2017 di XFactor è stata sostituita da “Pomeriggio 5”.
Perché una così variegata ed esaustiva rassegna di casi umani, a memoria
(buona) mia, non si era mai vista in un programma che dovrebbe ancora essere un
talent. Come scrivono quelli più moderni di me, «il migrante arrivato su un
barcone is for boys, il redivivo
uscito dal coma con le cuffiette alle orecchie is for men». E nella seconda puntata di audizioni è stato celebrato
il trionfo del caso più (in)umano di tutti: Arisa.
La rivincita di Gabriele Esposito (xfactor.sky.it) |
Breve antefatto:
edizione 2016, seconda puntata dei bootcamp.
Arisa, giudice degli “under uomini”, ha assegnato una delle sei sedie della sua
categoria al bravo Gabriele Esposito, salvo poi eliminarlo a sorpresa – per usare
un eufemismo – a favore di Lorenzo Lumia detto “Loomy”. Il tutto tra i boo del pubblico, Fedez che si strappa i
tatuaggi per l’indignazione e saluta Gabriele dicendogli «Torna l’anno
prossimo, fammi il favore» e lo stesso Loomy che, essendo comunque dotato di...
orecchie, vorrebbe lasciare la sedia all’altro ma non riesce a convincere la
matta. Ebbene, alla fine Gabriele ha accontentato Fedez e si è ripresentato voce
e chitarra con un inedito veramente bello intitolato Limits, sfondando un tale numero di porte aperte che nemmeno quando
c’era Lui (qui ci va l’emoticon della risata con le lacrime, grazie). E sì,
perché – anche se ci tengo ad essere considerato un precursore – che Arisa (voto 0, retroattivo) fosse una piaga a
metà tra la carestia e le cavallette è ben chiaro a tutti, quindi il consenso è
giustamente unanime e, anzi, Fedez non maramaldeggia. Chissà se questa volta,
affidato proprio al rapper milanese, Gabriele riuscirà ad approdare al live.
Ma dicevamo degli altri
casi umani: vi presento il presunto fan ruandese di Fedez dall’italiano ancora
rudimentale che porta un pezzo di... Fabri Fibra (altrettanto rudimentale)
dando peraltro allo stesso Fedez la possibilità di uscirne benissimo dandogli l’unico
sì «da fan di Fabri Fibra» (voto 8),
il ragazzo povero che si trasforma in principe domando Stay di Rihanna, la diciannovenne un po’ sopra le righe che canta Girls just want to have fun di Cindy
Lauper esattamente con la voce di Cindy Lauper, la simil-Amanda Lear convinta
di essere una Loredana Bertè più sciccosa (Il
mare d’inverno di Enrico Ruggeri si è prosciugato per l’offesa ricevuta) e
che per fortuna, a differenza degli altri, non passa, o ancora il pizzaiolo
napoletano che parla come uno di Gomorra
ma ha una voce R&B pazzesca.
L'abbraccio di Levante alla sedicenne Francesca Giannizzari |
Ma l’apoteosi è
rappresentata da un soggetto che freak non
è, un ragazzo di sedici anni che ha imparato a suonare il piano e ha iniziato a
cantare dopo essere uscito dal coma. La sua When
I was your man di Bruno Mars fa cadere spettatori e giudici come pere
cotte: il primo a liquefarsi è – neanche a dirlo – il piangina Fedez, seguito da
Levante che bravina sarà bravina, però sembra avere la stessa solidità psichica
di Arisa (voto 5), e persino Manuel
Agnelli che scambia un cenno d’intesa con Mara Maionchi per dissimulare un
pizzico di commozione (voto 5 a
entrambi, meno male che dovevate essere cattivi!). Per la serie “sedici anni e
il cuore pieno di paura”, menzione d’onore per la piccola cantante e chitarrista
che affronta con grande delicatezza Your
song di Elton John ed è costretta a farsi abbracciare da Levante. A
proposito di chitarristi, io a un falò con il ragazzo ragusano che rende onore
a Kiss di Prince con una bella voce,
un’ancor più bella presenza scenica e una sorprendente padronanza degli arpeggi
di chitarra tutto sommato ci andrei.
Dalla lirica ai... falò: Lorenzo Licitra e Domenico Arezzo (gds.it) |
Questo e poco altro - giusto il cantante di formazione lirica, anche lui ragusano, che si trasforma in crooner rendendo Like a prayer di Madonna qualcosa di molto simile a un pezzo di Michael Bublè - in
una seconda puntata che ha comunque messo in mostra, se non un livello più
alto, certamente qualche talento in più rispetto alla prima. E soprattutto
rispetto alle altre puntate di “Pomeriggio 5”.
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