XFactor: eccoci qua, nel cul de sac di Asia
Già
dal promo andato in onda fino al giorno delle audizioni (qui il link al video),
con le inquadrature “strategiche” del tavolo dei giudici e la reietta a lungo “impallata”
da un cameraman, si era intuito quale sarebbe stata la linea di XFactor sul
presunto scandalo sessuale che ha coinvolto Asia Argento, uno dei giudici di
questa edizione, che sarà sostituita per il live
dopo aver partecipato a tutta la fase delle selezioni fino agli Home Visit. Ma
vedere un compunto e contrito Alessandro Cattelan (voto 5) in camicia a tinta unita – ancorché lucida – arrabattarsi a
spiegare i motivi della separazione (peraltro ripetendo a pappagallo la
formuletta già recitata dal boss di Sky Italia, Nils Hartmann, alla
presentazione del programma) ha gettato un’ombra di tristezza sul talent più
scintillante della tv italiana, e a nulla sono serviti l’ammiccante filmato
introduttivo e il fantasmagorico look a pois
del conduttore.
In realtà, la
sensazione dettata dalla prima puntata di questa stagione è che Asia (voto 7,5) sarebbe stata tutto sommato
un buon giudice: qualche lacrimuccia di troppo, è vero, ma giudizi non scontati
e anche il coraggio di non essere ipocrita in un paio di occasioni, come quando
ha massacrato un sedicente Ozzy Osbourne autore di una versione da villaggio
turistico di Paranoid dei Black
Sabbath. Asia è parsa aver legato soprattutto con un incipriatissimo Manuel Botulino
Agnelli (voto 6,5), che lui sì, se
avesse mangiato un pipistrello in onda sarebbe sembrato per davvero Ozzy anche
se non si è risparmiato lui pure la lacrimuccia d’ordinanza. Nemmeno il caso di
parlarne per quanto riguarda Mara Maionchi (voto 5,5): aspettiamo di capire se il suo continuo oscillare tra
commozione e turpiloquio sia dovuto alla scoperta di avere un cuore o, più
facilmente, alla demenza senile. Chi si è mostrato meno emotivo degli altri è
Fedez (voto 7), anche se lo aspetto
al varco nel caso Sky scelga di sostituire Asia con Sfera Ebbasta che suo amico
non è. Altro nome in lizza quello di Elio, che ovviamente sarebbe il mio
preferito, mentre sembra tramontata l’ipotesi Morgan (e quella sì che sarebbe
stata una crudeltà, quasi l’avesse pensata Weinstein in persona).
Alex Cliff (xfactor.sky.it) |
Detto che, come al
solito, Cattelan si riabilita nei “siparietti” con i concorrenti in attesa di
esibirsi (voto 8), vi rassegno la
prima impressione sugli aspiranti in gara. Ci sono voluti appena un paio di
minuti per la prima standing ovation,
tributata al 16enne catanese Emanuele che, voce e pianoforte, ha confezionato
una Human di Rag’n’Bone Man moooolto
interessante. Sorvolo sulla trentenne di ritorno da Los Angeles che conquista
il pubblico ma che, qualità indubbie a parte, non mi è parsa nulla di
eccezionale, per soffermarmi su Christian che con la maschera diventa Alex
Cliff, 19 anni, una vita tutt’altro che facile alle spalle ma probabilmente un
futuro da rapper davanti. Peccato non canti il ritornello dell’inedito Bambino – lo fa rilevare anche Fedez –
ma la costruzione del pezzo piace. Come piacciono Elisa, 18 anni e un ukulele
per incantare la platea con Io che amo
solo te di Sergio Endrigo («Ci vuole anche, un momento di delicatezza» prova
ad argomentare Manuel mentre gli altri giudici piangono come vitelli), e soprattutto
Martina con la sua canzone sulla cherofobia, la paura di essere felici.
Martina merita qualche
parola in più: al di là dell’idea bizzarra di un album di canzoni intitolate
come malattie o disturbi mentali – che fa spanciare Fedez dalle risate – e dell’improponibile
ritornello «Questa è la mia / cherofobia», il pezzo è bello, un po’ Tiziano
Ferro un po’ Francesca Michielin, cantato e arrangiato bene. Certo, se davvero
questa ragazzina di 16 anni vive un problema del genere non sarei troppo
soddisfatto nei panni del padre che invece gongola nel backstage. Sarei molto più fiero di Sherol, ventunenne originaria
di Capo Verde che fa tre lavori, studia Chimica e tecnologie farmaceutiche e
tira giù il palazzetto con una spaventosa And
I’m telling you di Jennifer Hudson. A naso, una potenziale vincitrice dell’edizione
numero 12. Chiudono la puntata i Seveso Casino Palace, gruppo hardcore-metal
che stravolge Ricchi per sempre di
Sfera Ebbasta (smorfia di Fedez, vedi sopra) con risultati interessanti, e in
più mostra un approccio stile Maneskin nell’intervista. Potrebbero essere una
sorpresa e, al momento, mi appaiono come l’unico ostacolo a uno strapotere
annunciato delle Under Donne. E’ vero, sembrava fosse così anche lo scorso
anno, ma stavolta non ci sarà Levante a rovinarle.
Una sorpresa sarà
sicuramente la scelta del nuovo giudice. E non sarà niente rispetto
alla
sorpresa che aspetta quest’ultimo, chiamato a fare da mentore a una squadra che
non ha scelto lui e della quale non sa nulla. Sì, perché al di là di quanto sia
discutibile essersi disfatti di Asia Argento senza una condanna, anzi senza
nemmeno un’accusa formale (circostanza che Manuel Agnelli non ha mancato di
rimarcare, mentre Fedez è stato più... democristiano col Rolex), questa
edizione rischia di essere pesantemente inficiata dall’appartenenza di una
squadra a un mentore che non l’ha selezionata e che magari avrebbe selezionato
concorrenti del tutto diversi. Ecco perché la scelta della produzione potrebbe
ricadere su Elio: l’ormai ex Storie Tese ha esperienza, conosce il meccanismo,
ha già vinto XFactor e potrà fronteggiare gli altri giudici meglio, per
capirci, di una Levante o di un’Arisa. Ma resta il problema principale: i
concorrenti della sua categoria potrebbero farlo cagare. Anche perché non
sappiamo se, alla fine, Asia abbia finalmente sbroccato scegliendo tre casi
umani altrimenti impresentabili... Insomma, se Sky voleva aggiungere al
programma un pizzico di “pepe” sfruttando le forme e l’indole ribelle della
Argento, ora si trova in un cul de sac
che non era proprio quello a cui aveva pensato.
Elio sostitiurà Asia Argento? (xfactor.sky.it) |
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