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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Un unico, lunghissimo “momento Federer”

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D avid Foster Wallace – che prima di diventare lo scrittore “feticcio” di una generazione era un tennista di belle speranze – in un editoriale sul New York Times intitolato Roger Federer as religious Experience ha coniato l’espressione “momento Federer” per designare quel lampo di inimitabile grandezza, quello squarcio di assoluto che solo il Re, in un particolare stato di grazia, è capace di dispensare al suo pubblico e agli appassionati. A rigore, quindi, l’intero quinto set della finale di Melbourne contro Nadal è stato un unico, lunghissimo “momento Federer”.

Musica: Brunori Sas, all'improvviso un De Gregori

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S olita premessa: a chi, come me, è nato negli anni Settanta ed è cresciuto abbeverandosi alla fonte della canzone d’autore italiana, è sempre mancato un riferimento generazionale. Intendo un cantautore da scoprire e seguire, del quale intuire le potenzialità e celebrare l’esplosione.

«Io, Drake Diener, un uomo fortunato: Gioco a basket col morbo di Crohn»

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Nel corso della stagione 2007/2008, la prima a Capo d'Orlando, Drake Diener parlò per la prima volta della sua lotta contro la malattia in una lunga intervista alla Gazzetta del Sud . E' stata una delle esperienze che mi hanno insegnato di più in venticinque anni di professione, e oggi che proprio i canestri di Diener hanno riportato l'Orlandina, dieci anni dopo, alle Final Eight di Coppa Italia mi sembra giusto riproporla.