Febbre da cavallo: Cuzzocrea, una famiglia di rettori da... Guinness
«Ah regà, parlamo come un cavallo stampato. Ma poi io che leggo a fà, che leggo a fà? C’ho tutto qui ne la capoccia, so’ un computer equino, a me me dovrebbero dà ’na laurea in scienze del cavallo». Er Pomata (Enrico Montesano), Febbre da cavallo A ltro che l’arancino più grande del mondo. C’è un record ben più prestigioso per il quale Messina può aspirare ad essere inserita nel Guinness dei Primati: due rettori, Diego e Salvatore Cuzzocrea, padre e figlio, costretti entrambi a dimettersi a distanza di venticinque anni perché travolti da uno scandalo. Certo, papà Diego era di un’altra levatura: fu indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio Bottari, il fatto di sangue che distrusse la reputazione dell’Ateneo peloritano e fu l’origine del “caso Messina”, e in seguito – nonostante fosse stato riconfermato con numeri “bulgari” alle successive elezioni – dovette abbandonare l’ermellino dopo essere