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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Poz, Kidd, Rose e Collins: storie di point guard (anzi, di playmaker)

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E’ una di quelle parole inglesi che abbiamo trascinato a peso nella lingua italiana senza sapere quale fosse il loro vero significato. Tanto che da loro – intendo in America – “playmaker” è l’atleta in grado di fare le giocate decisive mentre il ruolo che noi definiamo così è quello di “point guard” (guardia, ovvero esterno, che gioca in punta, quindi fronte al canestro avversario). Tuttavia, non è più tanto raro che la “point guard” sia il “playmaker” della squadra, ovvero che decida le partite; il suo ruolo di spalla, di comprimario così com’era disegnato dal basket tradizionale, nel quale – pur con eccezioni – il play si limita a passare la metà campo palla in mano e innescare con il passaggio i compagni, si è enormemente evoluto e oggi sono davvero tanti i “numeri 1” (altra definizione del ruolo sul parquet) migliori realizzatori delle loro squadre o comunque più votati al tiro o alla penetrazione che non alla distribuzione del gioco. E anche se questa regola di fatto no

Questo buffone di sindaco mi sta proprio sul culo

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E sì, questo buffone con la maglietta e i sandali che hanno eletto sindaco di Messina mi sta proprio sul culo. Prima di cambiare mestiere e intraprendere la mia attuale occupazione ero un imprenditore edile, e mi ero perfettamente integrato nel sistema degli appalti pubblici: partecipi a una gara, offri il 40 per cento di ribasso, ti aggiudichi i lavori sottocosto e poi ti metti d’accordo con il direttore dei lavori e i politici e a colpi di varianti in corso d’opera ci guadagni ugualmente un pacco di soldi. Bei tempi, erano quelli. Poi è finita la Prima Repubblica e io aspettavo come la manna dal cielo l’apertura dei cantieri del Ponte: un esproprio, un movimento terra, una colata di cemento e per quindici anni s’incassava, chi se ne frega del “dopo”. Arriva questo Zeus dei poveri, sale sul Pilone sventolando uno striscione con uno slogan del cavolo, “No Ponte” (che poi sarebbe “No al Ponte”, ma l’ignoranza…), e ti monta un gran putiferio fomentando la protesta di tutti i